Il movimento genera la luce, ruotando il braccio Elica non spicca il volo, ma si illumina e si spegne, non ci sono interruttori che alterano l’armonia della sua forma, è un’elica di pura luce.
"Quel giorno, dall'ufficio, mi hanno passato una telefonata. Era un designer che insistentemente aveva chiamato in azienda negli ultimi giorni per parlare con me. Istintivamente mi è piaciuto per la sua costanza e il non arrendersi mai, così quel giorno ci siamo sentiti.
Era un giovane designer che si scusava per le continue chiamate, aveva disegnato una lampada e voleva farmi vedere il prototipo per avere un mio parere. Pochi giorni dopo, Brian Sironi è venuto a Lucca da Milano ed io, curiosa, non l’ho fatto attendere. "Vieni", gli ho detto, "andiamo al tavolo bianco nel mio studio". Brian ha tolto da un informe sacchetto di plastica la sua idea realizzata in legno: due pezzi tenuti insieme con lo scotch, come la striscia LED applicata al braccio girevole, ma funzionava! faceva il suo effetto.
Non ho esitato, "OK la faremo!", gli ho detto; "bravo, quanti anni hai?" Era la sua prima lampada. Andava subito ingegnerizzata e la fiera era vicina, ma dovevamo presentarla. Così è stato, e, in pochi mesi, era in fiera con grande stupore di Brian, proprio come il premio riservato ai giovani designer emergenti, “Award Young design dello Stupore”, vinto durante il salone del 2009. Poi sono arrivati tutti gli altri premi, fino al Compasso d’Oro ADI nel 2011. Così è nata Elica".
Emiliana Martinelli
Questa lampada da tavolo incarna la purezza delle forme e l’immediatezza espressiva del suo design. Le proporzioni perfette della sezione aurea la rendono un inno all'essenzialità.
Disegnata da Brian Sironi, Elica si distingue per la sua versatilità senza tempo. La sua sobrietà la rende adatta a ogni contesto risuonando con chi apprezza sia la modernità che la tradizione grazie al suo linguaggio universale che parla a tutti.
Elica, nel suo rigore essenziale, rimane sempre attuale.
L'illuminazione si trasforma quasi in un rituale, poiché solo tramite la semplice rotazione del suo braccio, la luce si accende e si spegne, con un movimento che sfida la nozione di interruttore.
Elica, infatti, svela la sua anima senza mostrare alcun meccanismo o interruttore visibile: il movimento stesso del braccio genera la luce.
L'accensione di Elica diventa un rituale, un preciso e gratificante atto che precede ogni attività: quando si avverte quel sommesso e rotondo "click," la lampada si accende (o si spegne), un suono che segna l'inizio, o la fine, delle attività
La rotazione di 270° alterna l'accensione e lo spegnimento della lampada.