Nato a Arnsberg, in Germania, chiamata negli anni '30 "la città della luce". Era il luogo in cui veniva prodotta la famosa lampada "Kaiser Idell" e dove si trovava la maggior parte dell'industria tedesca dell'illuminazione.
Attualmente vive insieme a 11 persone tra artisti, designer, musicisti e artigiani, all'ultimo piano di un edificio per uffici degli anni '70 ad Amburgo.
Simon usa la luce come fosse un elemento materico: può essere formata e guidata. Con l'ombra come controparte, la luce può evidenziare l'ambiente circostante e, allo stesso tempo, escluderlo.
Si considera un designer, uno scultore, ma soprattutto un burattinaio in grado di muovere le fila dei meccanismi che compongono le sue creazioni. Il movimento meccanico è l’elemento distintivo del suo lavoro.
Vuole esprimere il suo amore per i principi meccanici mettendoli a nudo, mostrando il modo in cui le cose funzionano, si muovono o si comportano. Il suo obiettivo è far capire alle persone come funziona una cosa per arrivare ad una consapevole interazione con gli oggetti.