Villa Borromeo D'Adda

L’immaginario: le luci che vengono installate con gesto spontaneo negli spazi di una casa di campagna, di città, negli spazi conviviali delle sagre, di un giardino di festa, di una serra pensata come luogo di riflessione, di uno spazio di incontro o ancora in una terrazza sul mare dove come lucciole, forme luminose diverse punteggiano la serata e si spingono verso la notte.La volontà. disegnarlo e realizzarlo come un bambino, con un bambino e una "bambina”, dove il gioco compositivo di forme semplici e cromatico di colori primari, che ritroviamo nella frutta che bandisce i tavoli di casa, diviene gioco multiplo.Forme, colori diventano il modo con cui ognuno può creare la sua composizione. Si appendono  e si sospendono, ancor meglio se a gruppi, dove i fili si raccolgono nel palmo di una mano e si annodano per essere fissate su una parete, o sospese in apparente disordine da un soffitto disegnato dai gessi o ancora posizionate a punteggiare ad altezze diverse parti di spazio.Il gioco è farle proprie e cambiabili nel tempo.Gioiose, come il refrain di Elvis di "ciuli fruli” (Tutti frutti), del 1956.