"Seduta, aspettavo l'inizio di un concerto all'aperto. Il buio totale, improvvisamente, con un mio balzo sulla sedia, è stato rotto dalla luce di cinquanta - cento proiettori che in alto sul grande palcoscenico, aggrappati ad una americana, si sono messi in moto ruotando vorticosamente a 360 gradi. Si fermavano per pochi attimi e poi ritornavano a ruotare come impazziti, al ritmo di una musica assordante. L’idea è stata immediata: perché non ricreare quella sensazione nello spazio? e così li ho rappresentati."